Il viaggio ha avuto inizio sotto i
migliori auspici. All’uscita dal tunnel del Frejus purtroppo la
situazione è cambiata: la pioggia violenta, tale da rendere difficoltosa
la tenuta di strada e ridurre al minimo la visibilità, aspettava i 4
intrepidi vmaxisti, obbligandoli ha rallentare la marcia al punto da
renderla simile a quella di un ciclomotore.
Alle 22.30, con più di un’ora di
ritardo sulla tabella di marcia e con 480 km in più sul contachilometri,
i nostri 4 protagonisti finalmente raggiungono il tanto agognato hotel.
Dopo tanta strada e la pioggia, una
bella doccia calda, una mangiata e un letto comodo erano tutto ciò di
cui in quel momento avevano bisogno; ma anche questa volta le loro
semplici aspirazioni sono state in parte deluse.
Causa l’ora tarda, tutti i ristoranti
erano ormai chiusi e questo li ha condotti a malincuore a doversi
accontentare di qualche panino.
A ricaricare le energie il meritato
riposo, che ha permesso di poter essere pronti all’alba per fare gli
ultimi 170 km che separavano l’hotel da Clermont-Ferrand, località dove
era stato fissato il ritrovo con il club francese dei VOULCANOES VMAX
CLUB con i quali avrebbero percorso gli ultimi 600 chilometri che li
separavano da Soulac s/Mer.
Il viaggio questa volta è stato per i
4 vmaxisti italiani notevolmente più piacevole.
Il tempo
splendido, le strade deserte che attraversano la campagna francese, la
velocità media tenuta dai tours leaders francesi veramente alta,
considerando il tipo di strada percorsa, tutti fattori di divertimento
per viaggiare in moto.
Alle 17.00 di
sabato 26 dopo aver attraversato con il traghetto
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