Chi l’ha detto che i miti sono intrisi
di fantasia e che rispecchiano poco la realtà?
Una cosa è certa! Quanto si racconta
sulle Langhe è vero.
Offrono esattamente tutto quanto uno
s’immagina.
Paesaggi mozzafiato, una cucina unica
e per bevanda il nettare degli dei imbottigliato, i re dei vini
italiani il mitico Barolo.
Vino di una qualità eccelsa, che
giunge a noi solo dopo un invecchiamento di almeno 3 anni in botti di
rovere che ne esaltano il sapore e i profumi.
E si, questa
seconda uscita di club è stata veramente speciale, ce la ricorderemo
tutti non solo per i tour eno-gastronomici ma per la specialissima
presenza di un amico caro a tutti, Mark da Malta. |
Si proprio lui, il Maltese ha voluto
prendere parte a questa nuova avventura motorizzata e l’ha resa
speciale, con il suo sorriso, la sua generosità la sua presenza.
Il tour ha preso
il via dalla barriera della A7 - Serravalle Mi/Ge. |
Ad attenderci per
pranzo innumerevoli golosità. |
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Una breve siesta
per riprendere le energie e smaltire gli innumerevoli bicchieri di vino
e il tour delle Langhe ha preso il via. |
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Una terra prevalentemente collinare, folta di boschi , disseminata di
borghi che ornano le dolci colline, ognuna delle quali ha sulla sua
vetta il suo castello o la sua torre feudale.
Che spettacolo, placide colline di un
verde acceso interamente coltivate a vite.
Ovunque si volgere lo sguardo filari
senza fine di Nebbiolo e Barbaresco e ogni podere dominato da un
castello sabaudo o un borgo antico.
Particolarmente suggestiva Santa
Vittoria d’Alba, sulla cui sommità svetta l’antichissima torre da cui
prende il nome il borgo, un balcone naturale dalla cui terrazza si
domina il Roero e le colline più alte delle Langhe .
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Per chi ama particolarmente gli
itinerari naturalistici, non c’è un luogo migliore.
Percorrere in moto queste terre è
quanto di meglio un motociclista possa aspettarsi.
Una strada
particolarmente panoramica; ora si stringe e si fa ripida per poi
all’improvviso perdersi in gole ombreggiate alla fine delle quali si
aprono allo sguardo vedute senza orizzonti. |
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Un terra magica e
senza tempo, che non si può percorrere senza fermarsi nelle enoteche
locali ed assaggiare quanto di meglio la natura sa offrire. |
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In uno schiocco di
dita la giornata è passata, ma non finita; prima di raggiungere
l’agriturismo scelto per la cena a base di piatti tipici della
tradizione piemontese, ci siamo fermati ad Alba, cuore pulsante del
Roero per l’aperitivo. |
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Il giorno seguente
la sveglia è stata particolarmente dura. |
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Sarà stato perché
si sono fatte le ore piccole o perché il tour per enoteche e taverne ha
lasciato il segno, ma voglia di riprendere la moto ce n’era poca. |
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Un momento di debolezza, passato
velocemente al semplice richiamo di Temujin che ci annunciava che a
breve avremmo proseguito il tour, li da dove il giorno prima l’avevamo
lasciato.
Anche questo secondo percorso
esplorativo ci ha entusiasmato quanto se non di più di quello
propostoci il giorno prima, soprattutto per il luogo scelto per l’ultima
sosta culinaria nella zona.
Una trattoria che
ci ha fatto assaporare la carne Piemontese, una bontà eccelsa. |
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Ma le ore volano
in fretta, e il momento dell’ultimo brindisi è giunto. La bella vacanza
è finita e bisogna riprendere la strada di casa. |
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