YAMAHA FEST 6÷8 LUGLIO 2007

 

Tour dolomitico Veneto/Friulano, proprio un gran bel fine settimana.

Il tempo ce l’ha messa davvero tutta per rovinarlo, ma non ha raggiunto il suo scopo.

Al meeting point di sabato mattina; contro ogni più infausta previsione, ecco puntuali arrivare le Vmax.

In principio le 4 già presenti perché arrivate il giorno prima, poi alla chetichella da 4 sono diventate 16.

Considerando che il colore del cielo non invogliava certo ad uscire di casa, soprattutto in moto,

 

16 vmax presenti per gli organizzatori è stato un sucessone.

La gioia e la soddisfazione per un così nutrito numero di presenze, si è potuta vedere chiaramente riflessa nei occhi di Virus

Bull Dog

Veneto Lion

che per questo tour hanno lavorato duramente impegnandosi  molto.

La passione profusa nella realizzazione di questo gran bel giro  li ha portati a preparare un cartoncino/invito con tanto di cartina e programma.

Sono le piccole cose, i dettagli che danno valore alle cose. 

Il momento dell’incontro è stato particolarmente gioioso.

 

Molti dei  partecipanti, questa volta non si conoscevano tra loro e il momento delle presentazioni ci ha riportato indietro nel tempo, agli albori del club, quando alle prime uscite s’incontravano coloro che poi sarebbero diventati inseparabili compagni di viaggio.

A questo punto anche i nuvoloni neri hanno rinunciato ad ogni infelice azione piovosa, e scaldate le moto, il tour ha avuto inizio.

 

Un percorso inedito e fuori dalle vie battute abitualmente dal turismo, a cavallo tra il Veneto e il Friuli V.Giulia.

Seguendo un itinerario di una prepotente bellezza,
reso ancora più particolare dal forte contrasto dei colori, tra un continuo susseguirsi di vigneti di Prosecco

 

si è raggiunto il Passo S. Boldo.

Un’ importate via d'accesso, che mette in comunicazione le prealpi trevigiane con la valbelluna; costruita in 100 giorni dal genio zappatori austriaco nell'inverno 1917-18, col lavoro dei prigionieri russi e delle donne di Novena.

Una via ora carrozzabile  tutt'altro che semplice da percorrere; strappata alla nuda roccia con prepotenza, tanto duro lavoro e sacrificio.

Un susseguirsi di 18 tornati, molto stretti e ripidi che mettono a dura prova anche il  più  provetto dei conducenti.

 

Percorrere con le vmax, mezzi poco maneggevoli per questa “scala rocciosa” ha fatto sudare a tutti noi le proverbiali 7 camice, percorso impegnativo oltre ogni aspettativa, che ha ripagato i brevi momenti di panico offrendo una vista sulla valle sottostante spettacolare.
Successivamente si è toccata; la diga del Vajont, per poi raggiungere  tra un susseguirsi di valli e paesaggi dolomitici caratteristici per la loro bellezza, Barcis
dove sul suo omonimo lago si stavano tenendo i campionati Europei di Motonautica e da lì in Val Pentina dove ci siamo fermati per il pranzo.
Terminata la sosta pranzo; questa volta con il sole che nel pieno del suo fulgore era tornato a farci compagnia, il tour è proseguito per Piancavallo, con vista panoramica sulla piana di Aviano e il suo mitico aeroporto militare
per successivamente raggiungere la località Gorgazzo, un angolo di paradiso in terra.

 

Una bellezza oltre ogni immaginazione, una polla d’acqua cristallina che a seconda dell’intensità della luce del sole varia di colore mantenendo una trasparenza unica.

Lì i colori verde smeraldo, blu cobaldo, azzurro zaffiro si alternano armoniosamente lasciando il visitatore incantato quasi ipnotizzato da una bellezza ultraterrena.

 

 

Nel 1877 il poeta Marinelli che vi si recò così lo descrisse:

“ Prendete il colore dello smeraldo, quello delle turchesi, quelli dei berilli, gettateli in un mare di lapislazzuli, in modo che tutto si fonda e ad un tempo conservi l'originalità sua propria ed avrete la tinta di quella porzione di cielo liquido che si chiama il Gorgazzo!"

 

Con la sosta al “Gorgazzo” si è concluso il motogiro, ma non la giornata e prima dell'aperitivo siamo stati anche benedetti.

Tutti pronti per l’appuntamento serale, dove anche coloro che per ragioni di lavoro non hanno potuto passare  la giornata in moto con il gruppo,  hanno ugualmente voluto prendere parte alla serata, una serata festosa e golosa che ha suggellato così nuove amicizie e un’unica passione per la mitica Vmax.
Dopo le fatiche ....... i saluti