XI° MEMORIAL SPADINO 28 MARZO 2010 | |||||
Strano ma vero, quest’anno il MEMORIAL SPADINO si è svolto all’insegna del sole, e del cielo terso e cristallino! Una giornata così spettacolare erano anni che non capitava in occasione di questo evento. | |||||
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Partenza come programmato, dalla barriera di Milano Ovest. La temperatura è stata più che primaverile per tutto il tragitto e per l’intera giornata, ad eccezione per l’oretta trascorsa all’ingresso del traforo del M.te Bianco. Giunti all’area di servizio di Viverone, dove avevamo appuntamento con i partecipanti piemontesi, troviamo parcheggiata una Vmax sconosciuta. Subito sorgono spontanee delle domande: Chi sarà? Qualcuno riconosce la moto? Sarà qui di passaggio? Ci avviciniamo con l’obiettivo di fare la sua conoscenza e di invitarlo a bere un caffè con noi. “Ciao noi siamo…….” Non riusciamo a finire la frase, perchè la sorpresa, anzi la grande sorpresa la fa lui a noi. “Si, lo so chi siete, ero qui ad aspettarvi.” Ci aspettava? La cosa ci entusiasma e allo stesso tempo ci sorprende, ci aspettava? Ebbene si, ci aspettava. Ci racconta di come ci ha trovati su internet, che è da parecchio tempo, anzi anni, che ci segue via internet e che proprio per questo evento, il Memorial Spadino ha deciso di rompere gli indugi e venire a fare la nostra conoscere di persona . Meglio dell’occasione del MEMORIAL SPADINO non c’era !
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Tutto questo ci entusiasma e per festeggiare la bella sorpresa si “brinda” con un bel caffè caldo. Nel frattempo arrivano altri vmaxers all’appuntamento e dopo il rabbocco di carburante, riprendiamo il viaggio fino a Quincinetto dove ad attenderci c’erano Tonimax e Arturo. Fatto l’ultimo appello si riparte veloci per la statale, direzione la trattoria. |
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Ormai super-collaudata da parecchi anni, la mitica “merenda” è un’ istituzione insostituibile per la giornata del MEMORIAL SPADINO, senza di questa, la giornata non sarebbe completa ! | |||||
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Come si può rinunciare ai formaggi tipici tra cui le tome, i gustosissimi affettati uno tra tutti il lardo DOP di Arnad, le patate rosse bollite con il cotechino, le castagne al miele e i bolliti misti. Se così fosse non ci potremmo certo chiamare V-maGNA. Dopo la “merenda” tipica valdostana, abbiamo ripreso il viaggio, con direzione MORGEX. Nel giro di neanche un’ora arriviamo al piazzale, dove con nostro stupore, non riusciamo neanche ad accedere alla piazza principale dalla folla di moto che vi erano parcheggiate. La polizia ci fa entrare in una via adiacente per permetterci di fermarci ad aspettare la partenza del corteo.
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Andiamo a dare i saluti di tutto il club a RICCARDO FORTE il presidente del COORDINATORE MOTOCICLISTI ITALIANI , il quale, data la grande affluenza di moto, dovuta anche al bel tempo, era sotto pressione per la gestione dell’evento . La giornata eccezionale ha certamente contribuito, stimolando moltissime persone a prendere parte a questo memoriale. Alle quindici esatte ,la polizia apre il corteo delle moto. Dalla nostra postazione elevata, possiamo ammirare lo spettacolo del piazzare che molto lentamente si svuota in un rombare di motori e di clacson. Dopo circa dici, quindici , minuti anche noi ci muoviamo e ci immettiamo in questa fila interminabile di moto.
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Arrivati al piazzale del tunnel del monte Bianco, ci rendiamo veramente conto della grande moltitudine di moto presenti, l’immenso piazzale dove i TIR parcheggiano in attesa di transitare nel tunnel è completamente saturo di moto, ovunque volgi lo sguardo vedi moto. Per parcheggiare dobbiamo raggiungere le aree di solito dedicate al parcheggio dei mezzi spazzaneve e di assistenza, appositamente spostati per l’occasione dove montagne di neve lambivano ancora i bordi della strada. |
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Quanta neve, e per giunta fresca…. In breve capiamo perché. Nel giro di poco tempo il sole sparisce e si passa dalla pioggia al nevischio! Siamo troppo altri e li il tempo cambia velocemente. Nonostante il freddo rimaniamo tutti li, e la commemorazione ha inizio. Riccardo Forte prende la parola e dopo di lui il sindaco di Courmayeur , l’arcivescovo di Aosta ed i vari responsabili della sicurezza stradale.
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Al termine di tutto il saluto a SPADINO, come sempre con l’alzata al cielo dei caschi per un minuto in segno di rispetto interrotto da un fragoroso applauso e da un rinfresco, offerto dalla società del Traforo. Dopo esserci rifocillati, battaglia di palle di neve a parte, abbiamo ripreso le nostre motine e siamo ripartiti per scendere a valle concludendo la bella giornata all’autogrill con i saluti del caso da dove ognuno di noi ha poi intrapreso la via di casa. |
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Come sempre, il MEMORIAL SPADINO, induce tutti noi a riflettere profondamente sul senso di valori importanti quali, il valore della vita, dell’amicizia, della generosità, del coraggio, della solidarietà e dell’eroismo; donare la propria vita per quella degli altri è un gesto talmente grande, che deve farci pensare ed è per questo che questo appuntamento non è e non sarà mai una semplice gita in moto! | |||||