MALEFICUS TOUR 21 MAGGIO 2011

 

Eccoci qui, il grande giorno è finalmente giunto; la 3° edizione del Maleficus Tour ha finalmente avuto luogo

Fino all’ultimo si è temuto tantissimo di non riuscire a realizzarlo a causa del tempo  incerto, ma fortunatamente è andato tutto bene, anzi benone, perché oltre al sole il cielo era anche quasi sereno, permettendoci così, di poter ammirare un panorama che ci ha letteralmente lasciato a bocca aperta, una vista impressionante, che si può godere esclusivamente dalla cima del Mottarone.

La preparazione di questo evento ha richiesto parecchio lavoro, soprattutto per la realizzazione della sorpresa…. sorpresa che poi si è rivelata essere quasi come il segreto di Pulcinella, alla fine tutti i partecipanti avevano capito di cosa si trattava, anche grazie alle mezze frasi e ai suggerimenti distribuiti nel corso dei giorni dallo stesso Maleficus, l’entrata in moto nella piazzetta di Orta S. Giulio, borgo antichissimo sull’ omonimo lago, cosa assolutamente vietata senza le dovute autorizzazioni.

La magnifica giornata ha, di fatto, avuto il suo inizio alle 09.30 presso l’autogrill della A26 Milano/Laghi, il meeting point designato per tutti i partecipanti lombardi,

 

da dove siamo partiti per l’Alto Vergante, (una zona verdissima e collinosa che si affaccia sul lato orientale del L. Maggiore) subito dopo aver recuperato i partecipanti piemontesi che ci aspettavano ad Arona.

Attraversata Arona, all’altezza dell’Hotel Concorde, abbiamo lasciato la SS33 del Sempione e imboccato la SP 35 passando davanti al Colosso di San Carlo Borromeo, detto amorevolmente il San Carlone, una statua in rame terminata di costruire nel 1698 alta quasi 21 metri che sommati agli 11 del piedistallo in granito raggiunge i 32 metri, un’altezza veramente considerevole, soprattutto se consideriamo in che epoca è stata costruita, praticamente è alta quanto un palazzo di 10 piani.

Sempre seguendo la provinciale, abbiamo toccato le località di Dagnente, Ghevio, Nebbiuno, Massino Visconti, Brovello, Carpugnino dove inizia la salita per il Mottarone detta: La salita della Reita.

 

Il tratto di strada dal lato del Lago Maggiore che porta al Mottarone  e non tutti lo sanno, è tutt’oggi privata, di fatto a circa metà percorso si incontra un piccolo casello con tanto di sbarra dove si paga un  pedaggio, 4 euro per le moto e 6 per le autovetture.

A noi è andata bene, al nostro arrivo, con nostra sorpresa, l’ abbiamo trovato completamente sguarnito con tanto di sbarra alzata, permettendoci di passare gratis.

Giunti al parcheggio del rifugio, a poche decine di metri dalla cima del Mottarone, una delle tappe intermedie, un piccolo gruppetto ha deciso di raggiungere la sommità del monte, cosa fattibile unicamente a piedi, ma con la bella giornata di oggi, era una cosa assolutamente da non perdere.

La scarpinata fino alla vetta effettivamente è stata molto impegnativa, percorrere un sentiero accidentato di montagna in abbigliamento motociclistico non è certo molto agibile, ma una volta in cima, lo spettacolo che si è potuto ammirare, ha ripagato abbondantemente ogni fatica.

Il Mottarone è di fatto la cima più alta del comprensorio che racchiude le provincie di Varese e VerbaniaCusioOssola, raggiunge i 1491 Mt. e dalla cima, in una giornata particolarmente  serena  si possono ammirare i 7 laghi, L. Maggiore, L. Orta, L. Mergozzo, L. Varese, L. Monate, L. Comabbio, L. Biandronno oltre ad alcune fra le più importate cime delle alpi italiane come il Monviso e il M.te Rosa.

Oggi nonostante la bella giornata, lo sguardo non è riuscito a spaziare così lontano, siamo riusciti ad ammirare solo parte dello spettacolo, motivo in più per ritornare.

Dopo la sosta Mottarone, più o meno la metà del motogiro, siamo scesi verso Orta e lì la tanto misteriosa sorpresa, si è definitivamente svelata.

L’entrata in moto nella piazzetta del borgo per l’aperitivo non era più un forse, o un vago sospetto, ma una certezza.

Bello, troppo bello, anzi bellissimo, un’esperienza che sarà difficile da scordare.

Le nostre moto ordinatamente parcheggiate sotto agli alberi della piazzetta con nostra grande soddisfazione erano diventate le star, le protagoniste, il fulcro dell’ammirazione generale…. e quando ci capiterà ancora?
Dopo le foto di rito e la rigenerante sosta aperitivo;  costeggiando il lago d'Orta siamo giunti a Omegna
da dove abbiamo proseguito per la tappa successiva, la valle Strona e l’alpe Quaggione, dove ad aspettarci con la tavola imbandita e i piatti fumanti, c’èra lo zio Lalo, lo chef dell’omonima trattoria da lui gestita

Gnam gnam e slurp slurp,  gnam e rignam…. per le successive due ore è stato l’unico “”argomento”” dopo di che…. il buio totale ha avvolto tutti.

Terminata la “siesta” si è proseguito, passando per il romantico lago di Mergozzo da dove percorrendo la SS 33 del Sempione sempre bellissima, si e  raggiunta  nuovamente Arona, dove il Maleficus Tour 2011 è terminato.

La SS33 del Sempione in questi anni si è percorsa molte volte in ambedue le direzioni, che dire, quando un luogo è particolarmente bello non stanca mai.

Località come Baveno, Stresa, Belgirate, solo per citarne alcune, sono talmente incantevoli che riescono a stupire il visitatore ogni volta, tante piccole perle che il lago custodisce gelosamente pronte ad ammaliare chiunque. 

Si ringrazia il comune e l’assessorato al turismo per averci concesso il transito e la sosta nella piazzetta di Orta.